Tarocchi
Cosa sono i tarocchi e a cosa servono
I Tarocchi sono un mazzo di carte utilizzate nel gioco e come strumento di divinazione: rappresentano un codice che utilizza immagini simboliche, simboli esoterici e religiosi, che permettono la lettura del passato e la conoscenza del presente.
I Tarocchi sono la somma di 78 carte, 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, le più conosciute e utilizzate nei consulti di cartomanzia. Poi vi sono altri tipi di carte, come ad esempio i Tarocchi della Zingara che presentano altre simbologie e significati, a cui abbiamo dedicato un articolo.
Molte persone pensano che i Tarocchi siano essi stessi solo uno strumento per leggere il futuro. Ma chi siamo noi per poter decidere il futuro e dire ad un’altra persona cosa lo aspetta?
Troppe variabili incidono sul futuro che ognuno di noi si crea. Se noi facciamo un passo verso una direzione, si apre un futuro, ma che può essere diverso se il passo lo facciamo verso la direzione opposta.
Questo per dire che i Tarocchi dovrebbero essere usati, prima di tutto, come enciclopedia di simboli e miti ed è indispensabile conoscerne il significato. In quanto profondi conoscitori di questi simboli, gli astrocartomanti online sono in grado di dirti cosa ti si prospetta, sia per quanto riguarda l'affinità di coppia, sia per problemi di lavoro.
Indice:
Significato dei tarocchi: il linguaggio dei simboli
Se ci mettiamo ad analizzare uno per uno il significato delle 78 carte dei Tarocchi, ci rendiamo conto subito dell’immensità della loro costruzione geometrica, matematica, simbolica, tanto da capire che non può averli creati una sola persona. Sono davvero una costruzione meravigliosa e misteriosa.

E’ impossibile, ci sarebbero voluti due secoli per avere questa conoscenza. Sono come un’immensa cattedrale, i tarocchi, una cattedrale tascabile. E allora cosa potrebbero significare le carte dei Tarocchi? Noi pensiamo che siano un regalo che i saggi hanno donato all’umanità.
Questa loro conoscenza, trasformata in simboli, ha attraversato i secoli per giungere fino a noi. E’ un linguaggio ottico, che parla con figure umane, con simboli, colori, piccole linee. Bisogna studiarli. Chi non conosce a memoria il significato dei Tarocchi, chi non li visualizza tutti insieme nella sua mente, ciascuno nella sua particolarità e ricchezza di simboli, collegato però agli altri per comporre il tutto della loro sapienza, non può essere un vero lettore di Tarocchi. E’ semplicemente una persona che sta dando una interpretazione a dei simboli, sta creando i suoi Tarocchi personali.
I Tarocchi servono come strumento di grande forza metafisica e psicologica. Seguendo le leggi dell’azzardo, alcune persone prendono tre o più carte, ma tre ne bastano, per creare una frase che si può leggere. Ma solo se li hai studiati veramente si possono leggere come una frase compiuta, ed ognuno di questi studiosi può leggerla nella sua lingua, che sia inglese, italiano, spagnolo, francese o quant’altro.
Il risultato di quelle tre carte, combinate con la richiesta del consultante, hanno sempre lo stesso significato, qualunque sia la lingua che si parla, perché il loro valore è assoluto. Potrai sempre dire:” Questo dicono le carte che hai scelto, quello che ti stanno dicendo combacia con quello che stai vivendo, ti parlano?”.

La cosa che uno studioso del significato dei Tarocchi non farà mai sarà di valutare la risposta che i Tarocchi danno a seconda del suo stato d’animo e del suo vissuto. Un bravo lettore dei Tarocchi, uno studioso vero di questa arte divinatoria, non avrebbe nemmeno bisogno di avere dal consultante una domanda. Gli farebbe prendere le sue tre carte, le leggerebbe componendo la frase che esse riportano e chiederebbe alla persona con la quale sta interagendo se le carte gli stanno parlando, per stimolare la sua attenzione al suo io profondo e alla introspezione.
I Tarocchi devono insegnare a come creare un’anima. Il compito che ci spetta, a chi come noi ha dedicato la vita allo studio del significato dei Tarocchi e alla lettura delle carte, non è quello di predire il futuro della persona che ci consulta, ma parlare la lingua del presente utilizzando i Tarocchi. Vanno usati per porre il consultante di fronte alle sue responsabilità obbligandolo ad una ricerca psicologica profonda. Quando lavori con i Tarocchi, ti rendi conto che la fortuna esiste, che esiste la sincronicità, che tutto è collegato. Ad ogni azione corrisponde una reazione, niente è frutto di probabilità. Bisogna focalizzare il proprio spirito su una cosa e quella cosa accadrà.
Quando si è determinati, quando si entra a fondo nella dimensione che noi chiamiamo “la danza della realtà”, il mondo ti gira intorno e i propone quello che cerchi, ma sei tu che devi accorgertene predisponendoti all’apertura. Lo spirito umano deve stringere legami, si deve porre in relazione, altrimenti muore. Il Matto va incontro al Mondo per trovare un legame con esso. Quando si è connessi al mondo non si hanno nemici. Questo è il significato dei Tarocchi. Si parte dal Matto, che è la libertà totale e attraverso tutti gli Arcani Maggiori si giunge al Mondo, l’unione totale.
Storia e origini dei tarocchi
La lettura delle carte, che oggi vede nei Tarocchi una sua valida e molto apprezzata concretizzazione, ha una storia di origini antichissime. E’ infatti innata nell’uomo, nonché particolarmente sentita, l’esigenza di trovare una parola di conforto, un aiuto che possa illuminare dinanzi le difficoltà. E’ questo bisogno, espressione dell’anima in eterno conflitto con la realtà mutevole in cui la nostra esistenza è collocata, ad aver dato origine all’interpretazione dei simboli e dei messaggi celati nelle carte.
Nessuno sa veramente chi ha creato le prime carte dei Tarocchi, nessuno sa veramente da dove vengano e nessuno sa esattamente a quale secolo appartengano, nonostante tutti dicano di sapere tutto su di loro.
La prima documentazione legata ai tarocchi
Che l’odierna cartomanzia dei tarocchi affondi le sue origini fuori dall’Europa è dimostrato da una fitta documentazione risalente addirittura al Medioevo, intorno all'anno mille, nel periodo più buio dell’umanità, dove c’era assolutamente bisogno di rivolgersi a qualcosa o qualcuno di imponderabile per riuscire a ritrovare l’ottimismo e la fiducia in se stessi.. Sarebbero stati i crociati, o, stando ad altre tesi, i templari ad averla portata in Europa.
La diffusione della lettura delle carte iniziò a farsi più intensa quando i potenti ed i più benestanti iniziarono a prestare interesse per i tarocchi. Quello che non è del tutto chiaro è se inizialmente si utilizzassero mazzi completi da 78 carte considerato che, stando ad alcune tesi, sembra che gli Arcani Minori e gli Arcani Maggiori dei Tarocchi non facessero stati concepiti per far parte dello stesso mazzo di carte.
Inizialmente la lettura e l’interpretazione delle carte dei tarocchi non assurgevano a comprensione della vita: i simboli erano molto apprezzati ma solo con il tempo, e con una acquisita maggiore conoscenza di essi, iniziarono ad assumere lo stesso significato che è alla base della cartomanzia oggi.
In effetti, essa era relegata sul piano di mero gioco, e tale fu l’uso che se ne fece per alcuni decenni. Successivamente, con l’approfondimento e con lo studio della mitologia e delle cosmogonie di tutti i popoli, si iniziò a comprendere il reale significato dei simboli in essi disegnati.
Simboli del Cristianesimo esoterico e non solo
Il linguaggio della cartomanzia dei tarocchi è un linguaggio universale, che parla con tutti e per tutti. E’ stato dimostrato che la derivazione dei simboli raffigurati nelle carte dei tarocchi è fondamentalmente greca ed egiziana: essa è tipica del Cristianesimo esoterico, basti pensare all’Arcano XX, il Giudizio, anche se non mancano simboli di derivazione ebraica e musulmana.
Da questa mescolanza deriverebbe la tesi, molto accreditata dai più alti studiosi dell’origine della cartomanzia, secondo la quale un gruppo di saggi, nel quale erano presenti appartenenti a tutte e tre le credenze, abbia deciso di depositare le conoscenze esoteriche proprio in un mazzo di carte, in quanto molto utilizzate dalla popolazione.
L’obiettivo era quello di consentire la continuità di tale conoscenza che, agli occhi dei comuni utilizzatori, non aveva un significato particolare. In realtà, tra essi iniziarono a maturare e comparire ottimi lettori delle carte dei tarocchi, che appunto furono definiti cartomanti, ossia “divinatori delle carte” dall’accezione etimologica della parola cartomanzia, carta e manteìa, dove per quest’ultima si intende divinazione, indovinare.
Il mazzo di carte dei tarocchi di Marsiglia
Esistono diverse tipologie di carte dei Tarocchi, ma tra i più diffusi e apprezzati troviamo il mazzo di Tarocchi di Marsiglia (ispirato dai mazzi più antichi) che divennero sempre più popolari tanto da rendere la città di Marsiglia il maggior produttore di carte di Tarocchi in tutta Europa.
Nel tempo nacquero diverse varianti di queste carte. Degno di nota è il mazzo di carte del 1760, creato dal mastro cartaio Nicolas Conver che si differenzia dagli altri per la particolarità e precisione dello stile e dei colori che accrebbero ancor di più la loro popolarità tanto da renderli tra i più utilizzati dai cartomanti online. Ricordiamo inoltre che i tarocchi marsigliesi sono stati i primi ad introdurre i numeri e i nomi a ciascuna carta (salvo l'Arcano Maggiore del Matto che non ha numero).
Come può aiutare una lettura dei tarocchi
Purtroppo, in passato, verosimilmente a motivo della profonda ignoranza che attanagliava la popolazione, al significato dei tarocchi e alla loro lettura era attribuito un potere che non corrisponde a quello reale: non erano pochi coloro che ritenevano trattarsi di un’attività demiurgica, in grado di scoprire il passato e forgiare il futuro, quasi come se il consultante non avesse ruolo alcuno nella propria vita.
Oggi, per fortuna, sappiamo bene che le cose non vanno così e che la lettura dei tarocchi non è esoterismo, non è scienza mirata a sovvertire il senso della vita, non è in grado di plasmare l’esistenza, non modifica il destino: a braccetto con la religione, della quale ne apprezza e rispetta i simboli ed il messaggio, è solo uno strumento per aiutarci a capire, uno strumento di consapevolezza, che aiuta a ragionare, ad utilizzare l’intuito e dare ascolto al proprio cuore.
Quando un cartomante effettua una seduta di cartomanzia al telefono, la cosa più importante per il consultante è porre fiducia nel professionista ed essere disposto ad ascoltare il messaggio dei Tarocchi da lui/lei interpretato anche qualora il responso non sia positivo.
Non si può mai iniziare un consulto pretendendo una risposta che sia in linea con le proprie aspettative, ma occorre il coraggio di accogliere un messaggio talvolta diverso, inaspettato che ci faccia mettere in discussione e che ci apra a nuove prospettive. Solo così possiamo maturare, crescere nella vita proprio prendendo atto che la nostra esistenza è un cammino irto di ostacoli e sofferenze da superare per ricevere in dono la pace e la serenità.
In definitiva, la lettura dei tarocchi non fa innamorare, non
cambia le persone, non fa ottenere un posto di lavoro ma accende la
luce della conoscenza e della consapevolezza.
Non a caso essa ha origini molto antiche e riesce ancora oggi a
trovare grande apprezzamento da parte di tutti, in quanto autorevole
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